Nel frattempo la federazione aveva iniziato un lavoro importante di reclutamento, costituendo alcuni centri di avviamento alla disciplina ed istituendo le categorie giovanili, in passato inesistenti. Si creavano anche gare alternative, quali l’accoppiata corsa nuoto come punto di partenza della disciplina e si allargava la partecipazione a manifestazioni internazionali, oltre ad organizzare in Italia un prestigioso meeting, quello di Roma, al quale prendevano parte i migliori atleti del mondo e che ancora adesso è un appuntamento fisso del calendario internazionale. Questo sviluppo di iniziative, favorito anche da possibilità economiche allora esistenti, permetteva all’Italia di ottenere risultati sempre più rilevanti.
In precedenza la preparazione degli atleti italiani veniva svolta in ambito prettamente militare, presso la scuola di Orvieto (SMEF) dove gli atleti si allenavano anche per altri tipi di pentathlon, quello militare appunto, il cui programma si differenzia da quello “olimpico”. Il tiro viene effettuato a 200 metri con il fucile, anziché con la pistola. C’è poi il tiro con la bomba di precisione e potenza; il nuoto, in sostituzione dei 300 metri canonici, vede l’effettuazione di una prova utilitaria con passaggio subacqueo. Infine, le ultime due gare sono una corsa con ostacoli e la normale corsa campestre. Altri tipi di pentathlon, che vengono disputati anche attualmente, sono il pentathlon marinaro e quello aeronautico.