ROAD TO KAOHSIUNG: SESTA PUNTATA CON PIER PAOLO PETRONI

By Pierluigi Giancamilli

Sesta puntata di “Road to Kaohsiung”, rubrica dedicata ai sette pentatleti azzurri che parteciperanno ai Campionati del Mondo che inizieranno il 21 agosto a Taiwan. Sotto i riflettori stavolta c’è Pier Paolo Petroni, 26enne romano del CS Carabinieri, campione del mondo a squadre in carica.

 

Sei stato il migliore degli azzurri agli ultimi Europei: a distanza di qualche settimana ti senti appagato di quel risultato?

“L’Europeo è andato bene, non c’è dubbio, ma sono rimasto comunque amareggito perché sto lavorando sodo sulla scherma e all’appuntamento continentale non è andata molto bene in questa prova, quindi avrei potuto fare di più. Per questo dopo l’europeo mi sono fermato solo pochi giorni per staccare la spina e ho ripreso subito ad allenarmi per arrivare al top ai Mondiali dove voglio ben figurare”.

Rispetto al 2012 in cosa ti senti migliorato, solo nella scherma?

“Partendo dal fatto che il 2012 è stato un anno in cui ho raggiunto una forma strepitosa, in questa stagione ho migliorato sicuramente la scherma ma anche il nuoto, dove potrei scendere ancora qualcosina. E credo anche nella corsa posso andare meglio quest’anno”.

Come è andata la preparazione e come ti senti alla vigilia dell’evento?

“Mi sento molto bene fisicamente perché sono cosicente di aver fatto un’ottima preparazione. Il mio gruppo sportivo, i Carabinieri, mi hanno messo nelle condizioni migliori per lavorare quest’anno, e per questo li ringrazio, quindi so che posso fare una gara di ottimo livello a Kaohsiung”.

Anche se la Cina non è una terra che ti porta bene, vero?

“Diciamo proprio che mi porta un pò sfiga: sono andato due volte a gareggiare in Cina e non mi sono mai qualificato per la finale. Questo giro però sono pronto e se non dovessi qualificarmi giuro che non ci andrò mai più, anche se dovessero farci le Olimpiadi e mi dovessi qualificare!”.

Un pochino ti senti un pizzico di responsabilità per il titolo di campione del mondo a squadre da difendere?

“Io vado li per vincere, come in ogni gara, quindi so che in caso di gara eccellente contribuirò anche alla classifica a squadre, ovviamente se farò parte della squadra. Più che responsabiltà credo sia un dovere da parte di tutti noi andare li per difendere il titolo che dobbiamo conservare a tutti i costi”.

E finito il Mondiale andrai in vacanza?

“Si, mega tour dell’Asia con tanti altri azzurri”.

To Top