Ci ha lasciati anche Ugo

26/05/2019
Due Olimpiadi, Tokyo ’64 e Mexico ’68, nella disciplina del tiro a segno e diverse medaglie in innumerevoli competizioni internazionali da atleta, una serie impressionante di medaglie vinte da suoi atleti, tra Campionati Mondiali e Giochi Olimpici da allenatore.
Nato in provincia de l’Aquila l’otto agosto del 1930, Ugo Amicosante potrebbe essere ricordato per i tanti successi sportivi conseguiti sia da atleta che da tecnico, ma questo non renderebbe merito alla persona dalla grande carica umana e dalla incredibile intelligenza didattica, ed a ciò che ha saputo trasmettere a tutti coloro che lo hanno conosciuto.Persona oltremodo riservata, ha lasciato un patrimonio di conoscenze tecniche ed emotive ancora oggi ben vivo nell’ambito della Federazione.
Almeno tre diverse generazioni di pentatleti hanno goduto delle cure di Ugo, da quando nei primissimi anni settanta Mauro Tirinnanzi, di cui era stato istruttore alla Scuola dello Sport, lo portò ad insegnare al centro federale di Roma. Da qui, all’inizio con una ciurma di giovani di belle speranze, poi con la squadra nazionale, è stato per lunghi anni per gli atleti sia la coscienza critica sia la stampella, cui appoggiarsi nelle difficoltà. Con loro ha realizzato negli anni un sodalizio che ha portato ad una eccellenza prestativa tale da ottenere vittorie olimpiche e mondiali indimenticabili.
Avendo sempre privilegiato l’aspetto umano nelle crescita degli atleti che ha allenato, anche dopo il passaggio dal tiro a fuoco a quello ad aria compressa, Ugo era ritornato a collaborare con la FIPM per continuare a trasmettere quell’insieme di conoscenze che gli avevano consentito di formare quella che è stata per anni la più forte squadra di tiratori del mondo nel Pentathlon Moderno.
Con lui la nostra Federazione perde un Maestro ed un amico.