TEST DI VALUTAZIONE FISICA DELLA SQUADRA AZZURRA: LE DICHIARAZIONI DEL DS CLAUDIO ROSSETTO
14/04/2017
Dopo quattro giorni di test di valutazione fisica, i 26 azzurri convocati per affrontare le prove delle cinque specialità al Cpo dell’Acquacetosa e al Cpo di Montelibretti, domani torneranno a casa per le vacanze pasquali.
Il Direttore Sportivo della Fipm, Claudio Rossetto, ha guidato il pool di tecnici federali che hanno lavorato fianco a fianco con gli atleti durante l’intero periodo. A lui chiediamo di tracciare un bilancio di questi quattro giorni.
Che idea si è fatto del gruppo di pentatleti con i quali ha lavorato in questi giorni?
“Li conosco da pochi mesi ma dopo questi giorni di lavoro intenso posso affermare che sono ragazzi molto umili e tranquilli, capaci di mettersi a disposizione totalmente di chi li allena seguendo le indicazioni. L’inizio del raduno è stato tranquillo, poi l’entusiasmo è cresciuto e hanno avuto un approccio sempre più positivo nei confronti del tipo di lavoro che avevo impostato. Era normale comunque che ci sarebbe voluta qualche ora in più per renderli totalmente partecipi, considerando che da quanto mi è stato detto questo tipo di test non si facevano praticamente da 20 anni”.
Cosa è emerso da questi test?
“Posso affermare con certezza che dalla valutazione finale risulta che la condizione media di tutto il gruppo è molto buona. Questo risultato mi soddisfa, in quanto i test erano solo un punto di partenza per arrivare in seguito a fare delle valutazioni con parametri oggettivi. Insomma, è stato un primo step di un lunggo percorso teso a migliorare le loro performance”.
Dunque si ritiene soddisfatto del lavoro svolto dal gruppo?
“Si, e sono molto fiducioso che si possano centrare ottimi risultati con tutti loro. Poi sono felice di aver visto dei giovani veramente forti sui quali bisogna puntare perché saranno in grado di rappresentare al meglio il pentathlon moderno italiano”.
Qual è il piano di lavoro che ha fissato per questo periodo che precede i momenti clou della stagione internazionale?
“Avevamo fissato un collegiale in altura nei primi quindici giorni di giugno, ma con quello che è successo in Federazione dobbiamo capire se potremo rispettarlo. Mi auguro che dopo il 29 aprile non cambino i piani, anche perchè ho scoperto questo mondo fatto di ragazzi semplici e determinati e bisogna fare davvero tanto per metterli in condizione di esprimersi al massimo, perché se lo meritano”.