A Pesaro la prima manifestazione di Parapentathlon, Bittner: “Passo importante, evento emozionante e partecipato”

08/05/2023
Un emozionante pomeriggio di sport e inclusione. La Federazione Italiana Pentathlon Moderno ha lanciato il progetto Parapentathlon, e lo ha fatto in una calda giornata primaverile con la prima manifestazione promozionale che si è svolta domenica 7 maggio a Pesaro presso il Campo Scuola Comunale di via Respighi. Non una gara, ma un primo e importante evento promozionale, con una prova di laser run, aperto a tutte le classi di disabilità, che ha visto la partecipazione di 15 atleti assieme ad accompagnatori, famiglie, società sportive e tanto pubblico ad applaudire e fare il tifo. La manifestazione si è svolta nel corso dei Campionati Italiani “Open” Junior e Under 17 di pentathlon moderno, ai quali hanno partecipato oltre 180 atleti provenienti da tutta Italia, che hanno assistito entusiasti ed emozionati a questo primo esperimento di parapentathlon. Presenti tanti ragazzi di Pesaro, tra cui gli studenti dell’Istituto D’Istruzione Superiore “A. Cecchi” che collabora con le società di pentathlon moderno della città, ma non solo. Alla manifestazione hanno aderito anche due atleti delle Fiamme Oro e delle Fiamme Azzurre.
L’evento, che consisteva in una prova di laser run, dunque corsa e tiro con la pistola laser, ha visto la partecipazione di Amelio Castro (Fiamme Oro), Lorenzo Marcantognini (Fiamme Azzurre), Giovanna Leonardi (And Futura), Alfredo Lucarini (Asd Futura), Anna Maria Mencoboni (Asd Futura), Diego Fabbri (Kings & Queens), Filippo Ricchiuti (Montegranaro), Federico Pericoli (Montegranaro), Alessandro Ragni (Filosport), Eugen Adrian Marin (Asd Futura), Ielyzaveta Revenko (Asd Futura), Agnese Bonaccio (Filosport), Luca Paupier (Asd Futura), Luca Torelli (Filosport), Manuel Ragnini (Filosport). Alcuni partecipanti sono stati accompagnati da una spalla che li ha guidati durante il percorso, tra questi anche alcuni giovani atleti della Fipm che avevano preso parte alle gare svolte nella mattinata di domenica. Presenti, oltre ai vertici della Federazione Italiana Pentathlon Moderno, l’Assessore allo Sport del Comune di Pesaro Mila Della Dora, l’Assessore alla Solidarietà Luca Pandolfi, il Delegato del Coni provinciale di Pesaro e Urbino Fabrizio Tito, il vicepresidente del Cip Marche Roberto Novelli, il Delegato Regionale Fipm Marche Giuseppe Fabbri.
Un primo e importante passo per il Pentathlon Moderno, lo sport multidisciplinare per eccellenza, che in un periodo di grandi trasformazioni, ha deciso di allargare i propri orizzonti per avvicinarsi ed entrare a far parte del mondo paralimpico. “Abbiamo iniziato questa avventura che mancava al nostro sport e alla nostra disciplina. Ci lavoravamo da tempo, perché sono attività che richiedono particolare attenzione e un’organizzazione complessa. – ha detto il presidente della Fipm Fabrizio Bittner – Siamo riusciti a realizzare un evento partecipato, che credo abbia riservato un momento di gioia e felicità per i ragazzi. Adesso dobbiamo capire come allargarlo all’ambito nazionale e farlo diventare competitivo. L’importante, però, era iniziare. Lo abbiamo fatto e speriamo di coinvolgere tutte le nostre società”.
Con il progetto Parapentathlon, la Fipm vuole favorire la partecipazione alla pratica sportiva di persone con disabilità attraverso l’attivazione di corsi gratuiti, intensificando anche la collaborazione con il mondo della scuola per individuare e potenziare le capacità, le conoscenze e le competenze motorie dei ragazzi con disabilità. Fondamentale, inoltre, favorire lo sport paralimpico sul territorio, interagendo costantemente con le istituzioni locali, partendo dai cinque Centri Territoriali Fipm di Pesaro, Asti, Roma, Modena e Torino.
“Abbiamo fatto una scommessa con il Presidente Bittner, e la Federazione è stata sul pezzo – ha commentato il Consigliere Federale Adriana Fabbri, Responsabile dell’attività rivolte ai diversamente abili della Fipm – Sapevamo che non sarebbe stato facile, ce l’abbiamo messa tutta. I ragazzi ci sono venuti incontro, sono stati presenti, abbiamo lavorato nelle scuole e con l’aiuto delle scuole. È stato molto emozionante vedere come una manifestazione che li mette alla prova possa accendergli una luce, cambiarli, trasformarli e questo trasmette tanta fiducia per uno sport sempre più inclusivo. Un progetto bellissimo per noi, un sogno altrettanto bello per loro perché gli offre la possibilità di essere presenti e di farci sentire la loro presenza. E questo è importantissimo, perché lo sport non può pensare di andare avanti senza queste bellissime persone. Questa – ha concluso la Fabbri – è stata soltanto la prima tappa, spero ce ne saranno altre e che tutte le regioni comincino a lavorare sul para-laser run con questi ragazzi. Ringrazio l’intera Federazione che mi ha dato questa possibilità”.