Presentato a Pesaro il Progetto Parapentathlon, domenica 7 maggio la prima manifestazione promozionale

Presentato a Pesaro il Progetto Parapentathlon, domenica 7 maggio la prima manifestazione promozionale

By Sonia

La famiglia del Pentathlon Moderno, lo sport multidisciplinare per eccellenza, si allarga e si avvicina al mondo paralimpico. La Federazione Italiana Pentathlon Moderno lancia il progetto Parapentathlon, con l’obiettivo di entrare a far pare della famiglia paralimpica e compiere passi avanti nella promozione e valorizzazione del proprio movimento sportivo in termini di diversità ed inclusione. Un primo e importante passo sarà la manifestazione promozionale in programma domenica 7 maggio a Pesaro, dalle ore 14.30, presso il Campo Scuola Comunale di via Respighi. Il Progetto Parapentathlon è stato presentato questa mattina presso la Sala Rossa del Comune di Pesaro. Sono intervenuti l’Assessore allo Sport del Comune di Pesaro Mila Della Dora, il Consigliere Federale e Responsabile dell’attività rivolte ai diversamente abili della Fipm Adriana Fabbri, il Presidente dell’associazione di volontariato Piattaforma Solidale Massimo Domenicucci, il Presidente della Fipm Fabrizio Bittner, e in collegamento il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli. Presenti anche il Segretario Generale della Fipm Filippo De’ Liguori Carino, che ha moderato l’incontro, il Vicepresidente della Fipm Pierluigi Giancamilli, il Delegato Regionale Fipm Marche Giuseppe Fabbri, l’Assessora alla Sostenibilità e Coesione Maria-Rosa Conti, l’Assessore alla Solidarietà Luca Pandolfi, il Vicepresidente del Consiglio Regionale delle Marche Andrea Biancani, il Consigliere Regionale Nicola Baiocchi, l’atleta ipovedente Anna Maria Mencoboni.

IL PROGETTO PARAPENTATHLON Obiettivo primario della Fipm è favorire la partecipazione alla pratica sportiva di persone con disabilità attraverso l’attivazione di corsi gratuiti per l’avviamento alla pratica dello sport paralimpico. Altro obiettivo sarà intensificare la collaborazione con il mondo della scuola per individuare e potenziare le capacità, le conoscenze e le competenze motorie dei ragazzi con disabilità. Fondamentale, infine, favorire lo sport paralimpico sul territorio, interagendo costantemente con le istituzioni locali, partendo dai cinque Centri Territoriali Fipm di Pesaro, Asti, Roma, Modena e Torino. In questa direzione la Fipm ha nominato il Consigliere Federale Adriana Fabbri Responsabile dell’attività rivolte ai diversamente abili e ha istituito, nel febbraio 2023, la Commissione consultiva Federale di Pentathlon Moderno per attività speciali rivolta a diversamente abili.

 A PESARO IL PRIMO EVENTO PROMOZIONALE Si svolgerà a Pesaro il primo Evento Promozionale di Parapentathlon, nel corso dei Campionati Italiani “Open” Junior e Under 17 in programma il 6 e 7 maggio 2023. La manifestazione promozionale prevede una prova di Laser-Run che avrà luogo domenica 7 maggio 2023, alle ore 14.30, presso il Campo Scuola Comunale di via Respighi. Per una manifestazione più inclusiva possibile, la Fipm ha deciso di aprire la prova a tutte le classi di disabilità. All’evento parteciperanno numerosi ragazzi di Pesaro, tra cui gli studenti dell’Istituto D’istruzione Superiore “A. Cecchi”, presenti oggi in conferenza stampa accompagnati dalla prof.ssa Anna Ritucci, referente del gruppo di Inclusione dell’Istituto.

 

Le parole del Presidente del Cip Luca Pancalli: Io sono nato nuotatore, poi pentatleta, e il primo amore non si scorda mai. Sono legato a Pesaro, c’ero ai Campionati Italiani organizzati nel 1980, e ricordo che per noi giovani pentatleti allora il pentathlon era a Roma e a Pesaro. Una passione che ho tentato portare avanti pensando al parapentathlon. Erano anni che provavamo a partorire un’idea, seppure embrionale. Ne ho parlato tante volte anche con il Presidente dell’Uipm (Union internationale de pentathlon moderne, ndr) Schormann, ma non ci eravamo mai riusciti. Per questo sono particolarmente grato alla Fipm, al Presidente Bittner, ad Adriana Fabbri, che si sono adoperati affinché si potesse avviare questo percorso. Credo, tra l’altro, pur essendo tra i romantici che ricordano il pentathlon moderno come era una volta, che il parapentathlon con questo nuovo modello di pentathlon olimpico possa avere molte più possibilità, perché tolta l’equitazione il resto è assolutamente modificabile. Oggi accade qualcosa di importante: una Federazione con la quale avevamo un rapporto di tipo convenzionale, inizia a stringere il proprio impegno sulla parte paralimpica, e questo è importante perché coinvolge maggiori attori e comporta una condivisione di responsabilità non soltanto sul piano sportivo, ma porta a una crescita di coscienza sociale. E con la crescita di coscienza sociale si arriva ad una crescita culturale del Paese. Il Coni e il Cip sono riusciti a costruire un modello vincente, forse siamo l’unico modello di interazione assoluta sulla presa in carico e la presa in cura di una dimensione sportiva, nel Paese. Se questo avvenisse in tutti i settori della vita quotidiana dei disabili nella società civile, sicuramente saremmo un Paese migliore. La nascita del percorso sul parapentathlon, dunque, non è una piccola cosa, perché si inserisce in questo ambito, ed è un ulteriore aspetto di impegno di politica sportiva che aiuterà questo Paese a crescere. Da innamorato di pentathlon posso dire che vedere tanti giovani che proveranno quanto è splendido cimentarsi in tante discipline credo che renderà orgogliosi tutti noi. Dopo tanti anni che ci abbiamo provato, voi ci state riuscendo, e da parte mia avrete sempre tutto il sostegno possibile”.

Le parole del Presidente della Fipm Fabrizio Bittner: Era da tempo che ci interrogavamo su come lanciare il parapentathlon. Perché non è facile per una disciplina sportiva complessa come il pentathlon moderno, che caratterizza l’atleta quasi come ‘superuomo’, multidisciplinare e versatile. Sappiamo che non sarà semplice ma ci crediamo molto e abbiamo deciso di provarci. In questo percorso è essenziale l’appoggio del mondo associativo del Cip. Ci proveremo e contiamo di riuscire a diffondere questo progetto il più possibile. Quella di domenica sarà la prima esperienza nella lunga storia, oltre 80 anni, della Fipm, e per questo ringrazio Adriana Fabbri e chi si è impegnato nell’organizzazione, e tutti coloro che parteciperanno. È la prima volta che ci approcciamo a questo mondo, e questa è la prima tappa di un percorso nel quale crediamo molto, sulla scia anche di quello che si sta iniziando a fare a livello internazionale. Ci auguriamo, un domani, di poter andare avanti con un’attività più organizzata e più competitiva.

Le parole di Mila Della Dora, Assessore allo Sport del Comune di Pesaro: “Ospitiamo con orgoglio un evento importante che dona prestigio e qualità alla città di Pesaro. La Fipm negli anni ha deciso di investire molto nella nostra città, sono tanti gli atleti che praticano pentathlon moderno. E il fatto che la nostra città possa ospitare questo progetto ci inorgoglisce. Questo grazie a persone come Adriana Fabbri, Massimo Domenicucci che costantemente lavorano per la nostra città e per i nostri atleti, dimostrando che quando si parla di inclusività sono tutti disposti a fare rete”.

Le parole di Adriana Fabbri, Consigliere Federale e Responsabile dell’attività rivolte ai diversamente abili della Fipm: Ringrazio il Presidente Bittner e tutti coloro che fin dall’inizio hanno creduto in questo progetto. Siamo solo all’inizio, ma sono molto soddisfatta di aver portato questa prima manifestazione a Pesaro. I ragazzi sono molto entusiasti, l’Unione Internazionale ci ha supportato nella parte regolamentare, e speriamo che questo sia un punto di partenza, con grande sostegno e soddisfazione da parte di tutta la Federazione”.

Le parole di Massimo Domenicucci, Presidente di Piattaforma Solidale: “Oggi si realizza un sogno che avevo in mente da tantissimo tempo. Il nostro impegno è quello di dare centralità alla vita di una persona e lo sport in questo senso aiuta tantissimo, perché può rappresentare, oltre a un mezzo di riscatto per la persona che è nata o ha acquisito una disabilità, anche uno strumento per facilitare la ripresa fisica del soggetto. Quindi è fondamentale perché si tratta di attività di riabilitazione e prevenzione. Da anni lavoriamo per far collaborare le varie realtà fra loro, e quello di oggi è proprio il risultato della creazione di una rete. Solidarietà, inclusione e accessibilità rappresentano la carta vincente”.

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